Ritratti
Nei primi anni Sessanta ad Albissola Marina, Ruga dipinge quadri figurativi, soprattutto ritratti e paesaggi. Ne è un esempio la bella veduta di via Stefano Grosso dall’ingresso dello studio dell’artista, o la panoramica di Piazza del Popolo, dove hanno sede sia il famoso caffè degli artisti, il Bar Testa, sia il Municipio di Albissola Marina. Questo dipinto è riprodotto nel n. 3-4 del periodico genovese “Arte Stampa” (1955). Anche per i ritratti Ruga attinge alla vita di paese, dipingendo amici e passanti, come ad esempio i giovani chierichetti che, al seguito del parroco, passano spesso da via Stefano Grosso per raggiungere la chiesa del paese.
Dalle testimonianze degli amici sappiamo che all’epoca, tra i soggetti prediletti da Ruga vi sono anche figure fantastiche e immaginarie, come ad esempio le donne-gatto modellate in ceramica a partire dai vasi realizzati alla CEAS. È a questo tipo di immaginario che probabilmente si riferisce Emilio Zanzi, nel testo introduttivo alla prima mostra personale che Ruga tiene alla Galleria Sant’Andrea di Savona, nel 1954, quando parla di “surrealismo” di “carattere magico”.
– Luca Bochicchio (2021). Angelo Ruga. Sulla soglia del labirinto. Pistoia: Gli Ori. p. 33.